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La Storia dell’Olgiata

Pubblicato da rmadmin il 01/03/2021
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olgiata-logoOLGIATA

Si fa presto a dire: “sono stufo della cittΓ  adesso vado a vivere all’Olgiata” Olgiata non Γ¨ solo un luogo dove ville appartamenti edifici quasi sfumano nello skyline dei pini mediterranei ma un mondo con i suoi codici di comportamento, le sue regole, quasi un club per i residenti che coniuga vantaggi e soluzioni abitative elitarie in una enclave naturale unica. Da conoscere e da degustare. Noi ci proviamo a presentarvela perchΓ© abitare all’Olgiata non Γ¨ da tutti non Γ¨ per tutti, significa inserirsi in quel mondo che la natura prima e gli uomini poi hanno protetto.
Il territorio si presenta a nord ovest di Roma, 612 ettari abitati, solo 8000 residenti, 30 km di strade, con solo due entrate-uscite e h24, un serrato servizio di sicurezza con il perimetro pattugliato per evitare qualunque intrusione. Olgiata sembra una gran bella lottizzazione del 900 eppure ha una fisionomia da cercare nel suo DNA storico. Gli antichi insediamenti abitativi, seppure ci furono, risalgono ai primi tempi etruschi quelli di Veio, che Roma distruggerΓ , e non hanno lasciato segni se non delle canalizzazioni atte ed evitare impaludamenti pericolosi e salvare cosi la terra. Se volassimo con un drone per meglio configurarci il distendersi del territorio olgiatesco, Cesano, Baccano, Isola Farnese, Formello e in lontananza i laghi di Bracciano e Martignano . Il Tevere si piega graziosamente intorno e con grandi anse e tortuosamente se ne va verso la foce. Il mare vicino β€œporta” la tramontana che rende i pioppi, salici, ontani, querce e pini di Olgiata quasi di smeraldo, il vento di Ponente, quel severo Maestrale cosi salso, a volte spazza la pianura abitata, e nei prati nei terrazzi delle ville ben coltivate qualcosa di selvaggio si insinua un salto quantico di eterno presente che stupisce e ammalia gli abitanti dell’Olgiata, oggi.

drone-olgiata

 

La natura resta quella anche a dispetto della storia

La terra fa gola con il declino dell’impero romano passa di mano nel precipitare della storia, a tempi di abbondanza e di visite papali si alternano periodi di oblio e la grandezza dell’estensione la rende difficile da amministrare e infine inselvatichisce. Famiglie si avvicendano, I Franceschi, i Chigi, gli Olgiati che lasciano il loro nome come distinguo. Sono appartenenze di contorno, nessuno si dedica, ne si appassiona e tutti sono pieni di debiti che si sanano di vendita in vendita.

La profetessa del 900

Clarice incisa della rocchetta, nata della Gherardesca, lei no non si guarda indietro. Nata da solide tradizioni toscane che alla terra ci riceve in dote Olgiata e insieme al marito Mario inizia in silenzio ad operare. E ‘la chiave di volta per questa landa interminabile e ingovernabile. Nei 30 e piΓΉ anni del suo dominio Clarice non trascurerΓ  nulla e come in una favola moderna applicherΓ  ogni energia a quel dominio di terre e di acque che sarΓ  diviso in quarti e poi in isole mentre, come in un ben identificato piano, si qualifica il Casale, centro di aggregazione otre al Castello, troppo pomposo per la giovane coppia. Nascono le case dei contadini, una scuola per i ragazzi che crescono li. Si recintano spazi per le mandrie, o per greggi sempre nutrite senza bisogno di transumanza. Tutta la vegetazione ripariale (festuca, avena edera,

cavallo-ribotQuelli che hanno fatto la storia di Ribot

La fierezza dei natali nobili di Mario Incisa della Rocchetta e di sua moglie Clarice della Gherardesca, realizza quello che non era successo per secoli. In pochi anni nasce la vera Olgiata così come la vediamo oggi. È la tradizione toscana e il genio di Mario Incisa ad avere il meglio sul sonnolento tesoro alle porte di Roma, Clarice prima della guerra ha già trasformato la terra nella tenuta che ospita alcune famiglie di lavoratori agrari. Ordine, pulizia ed efficienza, i ritmi dei tempi agricoli scandiscono ormai il tempo e le stagioni diventando il cuore pulsante del territorio.
Arriva la guerra, requisizioni bombardamenti distruzione. Clarice torna a Bolgheri e alla sua Toscana. Mentre Olgiata si avvia a quell ‘ accordo consortileche conosciamo. Il marchese Mario Incisa con una mano sigla la concessione per la lottizzazione e con l’altra continua a seguire la vita i successi le gare di Ribot. Del purosangue Ribot non si scriverΓ  mai abbastanza Γ¨ lui che porterΓ  il nome di Olgiata nel mondo e la memoria della sua vita di cavallo leggendario ancora aleggia non solo negli spazi a lui dedicati country club , ristorante , maneggio, golf club ma ovunque si allunghino gli spazi verdi e le staccionate del trotto e del galoppo.

 

Essenza della Luceconsozio-olgiata

Quella speciale qualitΓ  dell’aria, la vibrazione delle radiazioni verdi, quel sole che percorre la terra, che indugia nei rivoli nei pantani nei laghetti provvisori, il segreto di questo luogo quello che crea uno scrigno di biodiversitΓ , Γ¨ una riserva energetica complessa.
La qualitΓ  dell’aria? BesanΓ§on nella Francia piΓΉ continentale alle spalle delle Alpi ha fatto dell’aria la sua fama, sembra sia la migliore d’Europa. E a vedere la vita delle persone che abitano Olgiata, la loro salute e la loro felicitΓ  ci convince che luce e aria e vento cosi immateriali facciano davvero la differenza. Ecco perchΓ© questo luogo alle spalle di Roma, non ha uguali in Europa.
Ecco perchΓ© abitare qui.

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